Posizioni divergenti ma un confronto ricco di contenuti, nel Convegno svolto a Caserta presso la Biblioteca del Seminario Diocesano. Un dialogo che ha posto in evidenza le criticità della legge in discussione alla Camera. Quale sintesi dell’incontro? Ho ricordato Francesco Saverio Nitti con il suo profetico intervento all’Assemblea Costituente (6 giugno 1947): “Come si farà questa organizzazione delle Regioni e quali saranno le spese necessarie e chi le sopporterà? Quale diffidenza inevitabile e quali lotte fra le Regioni autonome e lo Stato! L’autonomia regionale è intesa, in fondo, come un distacco di cui possono avere tutti i vantaggi dell’unità senza il peso. Presto o tardi, potete essere sicuri, si arriverà alla separazione, e voi, che siete più giovani di me, ne vedrete le terribili conseguenze. La Regione autonoma, non può sboccare che nella diffidenza, e la diffidenza non può sboccare che nella difficoltà della convivenza. Vedete già gli atteggiamenti che vi sono nei Paesi dove ci sono i cosiddetti movimenti autonomisti: si cominciano a fare i conti. Come ci regoleremo? Alcuni rimproverano agli altri le cose di cui forse dovrebbero rimproverare se stessi, ma nessuno porta una nota amica”.